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Ogni hanno l’8% dei laureati italiani sceglie di lavorare all’estero. Lo riporta stamattina Il Sole 24 Ore. Tra le ragioni delle partenze spiccano le migliori opportunità professionali, le prospettive di carriera e la variabile retributiva – si legge sul quotidiano -: a un anno dal conseguimento del titolo di studio, le retribuzioni possono raggiungere il 41,8% in più rispetto al guadagno in Italia. Una perdita importante di capacità e valore che per i talenti è pari all’1% del Pil.
Università, laureati italiani in fuga all’estero
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