Cala nel 2022 l’interesse degli italiani verso gli investimenti sostenibili, anche se in prospettiva la “finanza verde” mantiene la sua forza di attrazione, tanto che buona parte dei nostri connazionali è disposta a valutare nei prossimi due anni un riorientamento del proprio portafoglio titoli in favore dei prodotti sostenibili. Tra i fattori che più inducono alla prudenza c’è il rischio del greenwashing, fenomeno ormai al centro dell’attenzione dei regolatori internazionali.
Finanza sostenibile, Consob: in lieve calo nel 2022 interesse italiani, ma resta alta la propensione verso investimenti “verdi”
Sono questi alcuni dei principali risultati evidenziati oggi nel corso di un convegno in Consob a Roma sul tema “Investimenti sostenibili. Conoscenze, attitudini e scelte degli investitori italiani”, che ha approfondito i temi della sostenibilità nell’ottavo Rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, presentato il 26 gennaio scorso.
In un contesto di incertezza economica e geopolitica, caratterizzato da una brusca impennata dell’inflazione e dalla guerra in Ucraina, il 15% degli italiani – secondo un sondaggio condotto tra giugno e luglio 2022 su un campione di 1.436 intervistati – si dice interessato ad investire in prodotti finanziari sostenibili (quelli che si contraddistinguono per l’impegno verso la tutela dell’ambiente, dei diritti dei lavoratori e dei valori del buon governo societario) anche a costo di accettare rendimenti più bassi rispetto a quelli prospettati da altre forme di investimento. Nel 2021 il dato corrispondente era al 17%. Il 48% degli intervistati (57% nel 2021) si dichiara disposto ad investire in prodotti finanziari Esg (Environment, Social, Governance) solo a condizione che i rendimenti siano pari o addirittura superiori a quelli offerti da investimenti non sostenibili. Il 17% dichiara, invece, di non avere alcun interesse per la finanza sostenibile contro il 13% di un anno prima.
 Mosca: “Il contrasto del greenwashing è un obiettivo prioritario”
“I dati rivelano che il greenwashing, inteso come affermazioni fuorvianti sulle effettive caratteristiche di sostenibilità dei prodotti, è fra i timori e i rischi percepiti dagli investitori”, ha osservato Chiara Mosca, Commissaria Consob, introducendo i lavori. È un fenomeno, ha aggiunto, che “può minare la fiducia”. Per questo “il contrasto del greenwashing è una priorità globale ed è nell’agenda dei regulator internazionali”.
Dal sondaggio risulta anche che le conoscenze degli italiani sul mondo della finanza sostenibile sono ancora piuttosto limitate. Solo il 29% del campione, infatti, ha risposto correttamente ad alcune semplici domande sulle caratteristiche dei prodotti finanziari sostenibili. L’interesse risulta maggiore tra le donne, i giovani, gli investitori abbienti e quelli più alfabetizzati dal punto di vista finanziario.
Tuttavia, malgrado la flessione registrata nel 2022, il “verde” in finanza non perde appeal. Il 57% degli intervistati è infatti propenso a modificare nei prossimi due anni le proprie scelte di investimento, rafforzando la componente della sostenibilità .
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