Non si risolvono le incertezze ereditate dal 2022. Si conferma lento il rientro delle dinamiche inflazionistiche e si conferma altrettanto serio lโimpatto di queste sui consumi. Il rallentamento dellโattivitร produttiva origina dalla contrazione della domanda delle famiglie. A ciรฒ non si รจ associato, per il momento, un peggioramento del mercato del lavoro.
Confcommercio: Pil marzo in calo dello 0,3%, รจ recessione tecnica
A gennaio la produzione industriale รจ tornata a registrare un ridimensionamento in termini congiunturali (-0,7%) con una crescita dellโ1,7% su base annua. Nello stesso mese il mercato del lavoro ha continuato a segnalare spunti di vivacitร , con un incremento degli occupati di 35mila unitร su dicembre e di 459mila unitร sullo stesso mese del 2022.
Dopo il moderato recupero di gennaio, favorito dal confronto con un mese in cui lo scorso anno si registrรฒ la peggiore ondata di Covid in termini di contagi, a febbraio i consumi, misurati nella metrica dellโICC, avrebbero registrato una contenuta riduzione rispetto a febbraio 2022 (-0,1%). Come per i mesi scorsi, questa stima riflette un andamento positivo dei servizi (+3,7%) e unโulteriore riduzione della domanda di beni (-1,4%). Allโinterno di questโultimo aggregato si confermano in flessione sia i consumi alimentari (-3,9% tendenziale), sia quelli per lโenergia elettrica, segmenti per i quali lโaccelerazione dei prezzi ha comportato atteggiamenti molto prudenti da parte delle famiglie. Permangono in una condizione di difficoltร il settore dei mobili (-1,7% su febbraio 2022) e degli elettrodomestici (-2,3%). Al contempo, sembrano svanire gli indizi di recupero che si erano registrati a gennaio per lโautomotive e per lโabbigliamento e le calzature.
Nonostante le aspettative di un moderato miglioramento nei prossimi mesi da parte delle famiglie e di alcuni segmenti del sistema produttivo, elemento che consolida le attese di una seconda parte dellโanno piรน positiva, il quadro attuale prefigura anche nel mese di marzo una modesta contrazione dellโattivitร economica.
Per il mese in corso si stima una riduzione del Pil dello 0,3% su febbraio e dello 0,2% sullo stesso mese del 2022. Nel complesso del primo trimestre del 2023 si dovrebbe, pertanto, registrare una flessione dello 0,3% rispetto allโultimo quarto del 2022, confermando lโipotesi di una recessione molto contenuta sia per intensitร sia per durata (due trimestri).
Segnali positivi sono attesi a marzo sul versante inflazionistico, con unโaccelerazione del processo di rientro iniziato a dicembre 2022. La nostra stima รจ di una variazione nulla dei prezzi al consumo su base congiunturale e di una crescita dellโ8,1% nel confronto annuo, conseguenza della riduzione dei prezzi dellโenergia e del gas. Permangono, invece, elementi di tensione nellโalimentare. Non vanno, comunque, trascurate le difficoltร del percorso di rientro della dinamica dei prezzi, visto che anche a febbraio lโinflazione di fondo รจ stata in crescita.
PIL MENSILE
In linea con le attese, il primo trimestre del 2023 si configura come un periodo di rallentamento dellโattivitร economica. Anche nel mese di marzo, secondo le nostre stime, il PIL รจ atteso ridursi dello 0,3% rispetto al mese precedente. Su base annua si registrerebbe una flessione dello 0,2% (tab. 1). Nel complesso il primo quarto del 2023 si chiuderebbe con una contrazione dello 0,3% congiunturale, confermando la โrecessione tecnicaโ.
TAB. 1 โ Pil mensile (dati destagionalizzati)
Variazioni Congiunturali | Variazioni Tendenziali | |
II trimestre ’22 | 1,0 | 5,1 |
III trimestre | 0,4 | 2,5 |
IV trimestre | -0,1 | 1,4 |
I trimestre ’23 | -0,3 | 1,0 |
2022 | 3,8 | |
Dicembre ’22 | 0,2 | 1,2 |
Gennaio ’23 | -0,2 | 2,2 |
Feb | -0,3 | 0,9 |
Mar | -0,3 | -0,2 |
Fonte: Istat e previsioni Ufficio Studi Confcommercio
ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)
A febbraio 2023 lโIndicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato una riduzione dello 0,1% sullo stesso mese del 2022 (tab. 2). Il dato รจ sintesi di un aumento della domanda per i servizi (+3,7%) e di una flessione di quella relativa ai beni (-1,4%).
La minore dinamicitร della domanda rilevata nellโultima parte dello scorso anno e in questi primi mesi del 2023 allontana ancora il ritorno dei consumi delle famiglie in volume, calcolati nella metrica dellโICC, ai livelli pre Covid-19. Nel confronto con febbraio 2019 lโICC risulta, infatti, inferiore dellโ8,2% (tab. 2). Per i servizi il calo รจ del 19,3%.
LE DINAMICHE TENDENZIALI
Anche a febbraio 2023 le componenti piรน dinamiche della domanda sono state quelle relative alla fruizione di servizi per il tempo libero. Servizi per i quali negli ultimi mesi si nota, peraltro, una minore dinamicitร .
Per quanto riguarda i consumi di beni permangono, anche a febbraio 2023, elementi di difficoltร . Si attenuano nel mese gli spunti di recupero della domanda per le autovetture vendute a privati (+2,9%), per lโabbigliamento e le calzature (+0,3% tendenziale) e per i carburanti (+4,3%). Relativamente ai mobili (-1,7% nel confronto annuo), gli elettrodomestici (-2,3% tendenziale) lโenergia elettrica (-2,3%) e gli alimentari (-3,9% su base annua), anche a febbraio i consumi si confermano in riduzione. Per queste ultime due voci la perdurante inflazione a doppia cifra determina comportamenti molto cauti da parte delle famiglie.
TAB. 2 โ VARIAZIONI TENDENZIALI DELLโICC IN QUANTITAโ (dati grezzi)
PREZZI AL CONSUMO: LE TENDENZE A BREVE TERMINE
Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo si stima per il mese di marzo una variazione nulla in termini congiunturali e dellโ8,1% su base annua. La suddetta valutazione รจ determinata esclusivamente dal ridimensionamento dei prezzi dellโenergia e del gas. Per molti prodotti e servizi si confermano ancora dinamiche sostenute, in linea con la progressiva tendenza allโaumento dellโinflazione di fondo. La presenza di tensioni allโinterno del sistema importazione-produzione-distribuzione consolida i timori di un processo di rientro che, seppure ben avviato, potrebbe subire occasionali rallentamenti, con effetti negativi sulla domanda delle famiglie.
TAB. 3 โ STIMA DELLA VARIAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO
PROSSIMA USCITA: 18 aprile 2023
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