venerdƬ 19 Aprile 2024

Dopo i picchi di agosto, dovuti al panico propagatosi sui mercati internazionali, in queste ultime settimaneĀ il trend al rialzo dei prezzi di energia elettrica e gas si ĆØ invertito. Infatti, il prezzo del gas TTF, quello che ha guidato i rialzi, fa segnare a ottobre una pesante flessione portandosi a circa 100 ā‚¬/MWh, dopo aver superato anche i 300 ā‚¬/MWh a fine agosto. Ancora piĆ¹ intenso il ridimensionamento dei prezzi dellā€™elettricitĆ , che dipendono direttamente da quelli del gas, scesi sotto i 150 ā‚¬/MWh, dopo i picchi di oltre 700 ā‚¬/MWh di fine agosto.

Secondo unā€™analisi comparativa realizzata da Confcommercio, in collaborazione conĀ Nomisma Energia, confrontando la spesa teorica annuale delle bollette elettriche del mercato libero delle imprese del commercio, del turismo e della ristorazione italiane con quelle pagate dalle medesime tipologie di imprese in Francia e Spagna, emerge che lā€™Italia, che aveva giĆ  il triste primato di avere i prezzi di elettricitĆ  e gas piĆ¹ alti dā€™Europa, con lā€™ultima crisi vede non solo ribadita questa debolezza, ma addirittura peggiorata.

TutteĀ le categorie economicheĀ prese a riferimento, infatti,Ā pagano in Italia, a paritĆ  di consumi e di potenza impegnata, una bolletta elettrica notevolmente piĆ¹ elevata:Ā alberghi, bar, ristoranti e negozi alimentari hanno una spesa elettrica mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e addirittura di quasi il 70% rispetto a quelle francesi. Meno severo il divario relativo ai negozi non alimentari che pagano, rispettivamente, lā€™11% e il 16% in piĆ¹.

Stima della spesa teorica annua nel mercato libero per attivitĆ  commerciali in Italia e confronto con Francia e SpagnaĀ (tariffe di ottobre 2022 applicate sui consumi dellā€™intero anno)

Il dato ĆØ tanto piĆ¹ significativo se si considerano le risorse complessivamente stanziate dai singoli Paesi nel 2022 per far fronte ai rincari energetici con lā€™Italia al primo posto con quasi 60 miliardi, quasi il doppio di quanto stanziato dalla Spagna. Lā€™Italia, in sostanza, ha speso piĆ¹ sia della Francia che della Spagna pur continuando a registrare costi delle bollette elettriche decisamente piĆ¹ elevati rispetto ai due Paesi benchmark.

Scontiamo, evidentemente –Ā si sottolinea nella ricercaĀ -lā€™errore di non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia e i nostri fornitori negli ultimi decenni. Scontiamo, ancora, i troppi ā€˜noā€™ preconcetti e lā€™ipertrofia burocratica che, ad ogni passo, blocca decisioni e realizzazioni“. Servono, invece, pragmatismo e realismo per gestire – in Europa e nel nostro Paese – il processo di transizione energetica allā€™insegna della convergenza necessaria tra sostenibilitĆ  ambientale e sostenibilitĆ  economica e sociale.

Per quanto riguarda le famiglie italiane, la trasmissioneĀ ā€œmaggiori costi dellā€™energia, minori consumi nel complessoā€Ā si sviluppa attraverso il canale dellā€™inflazione, cioĆØ aumento generalizzato dei prezziĀ (quindi, non solo energetici) che colpisce sia il reddito corrente sia, soprattutto, il valore reale della ricchezza finanziaria detenuta in forma liquida. I costi dellā€™energia impattano le spese obbligate, difficilmente comprimibili nel breve periodo. Inoltre, il maggiore prezzo dellā€™energia si diffonde a tutte le filiere di produzione e distribuzione e, quindi, a tutti i consumi. In questa situazione, se i sostegni del governo, pari a circaĀ 40 miliardi di euroĀ alle famiglie nel 2022, compensano buona parte delle perdite di reddito, soprattutto per le famiglie meno abbienti, nulla possono contro i circaĀ 77 miliardi di euro perditaĀ di potere dā€™acquisto della ricchezza liquida, nei soli primi sei mesi del 2022.

CiĆ² potrebbe comportare una riduzione dei consumi, rispetto a uno scenario con inflazione ā€œnormaleā€, di 5-7 decimi di punto percentuale. “Questo fenomeno –Ā conclude la ricercaĀ –Ā assieme al perdurare dellā€™incertezza che non agevola la risalita della propensione al consumo, sta innescando la recessione tecnica che si concretizzerebbe nei trimestri a cavallo della fine dellā€™anno in corso”.

Sangalli: “Subito confronto con il governo e sostegni ai settori piĆ¹ colpiti”

Il presidente di Confcommercio,Ā Carlo Sangalli, ha commentatoĀ lā€™analisi sui prezzi dellā€™elettricitĆ Ā per le imprese del terziario diffusa dalla Confederazione. ā€œAnche se i prezzi del gas stanno diminuendo il caro energia resta lā€™emergenza piĆ¹ urgente da affrontare. Chiediamo al governo un confronto costruttivo con le forze sociali per avviare un piano strutturale in raccordo con lā€™Europa. E – come per la pandemia ā€“ sono necessari sostegni immediati per le imprese piĆ¹ colpite dalla crisi energeticaā€.

#SOSbollette, l’iniziativa di Confcommercio

Confcommercio, nel solco della sua “mission” storica, ĆØ da sempre impegnata nel sostegno delle imprese del terziario, commercio, del turismo, dei servizi e del trasporto. Dunque, anche per contrastare gli effetti del caro energia sulle bollette, che hanno raggiunto livelli insostenibili per cittadini e imprese, la Confederazione scende in campo lanciandoĀ laĀ nuova campagna social di Confcommercio ā€œ#SOSbollette ā€“ Non spegneteci!ā€Ā perĀ rafforzare la richiesta di misure e interventi dā€™urgenza.

Le indagini di Confcommercio

Da alcuni mesi il sistema Confcommercio sta affiancando a vario titolo leĀ imprese associate nella loroĀ ā€œlottaā€ quotidiana al caro bolletteĀ con lā€™ausilio diĀ numeri e indaginiĀ che fotografano la situazione e danno una reale dimensione dellā€™aumento dei costiĀ che stanno diventando insostenibili.

 

FAQ Energia

Confcommercio ĆØ scesaĀ in campoĀ per rispondere alle domande e ai dubbi di imprese e famiglie. LaĀ pagina con leĀ FAQ-EnergiaĀ ĆØ attivaĀ sul sito con tutte le risposte, aggiornate e curate dai nostri esperti del settore. Seguici per scoprire tutte le informazioni e le news sull’energia.

Sangalli: “Sull’energia il nuovo governo dovrĆ  incalzare l’Europa”

Il presidente di Confcommercio,Ā Carlo Sangalli, ha sottolineato con forza che “sull’energia il nuovo governo dovrĆ  incalzare l’Europa, mentre sul Pnrr non basta rispettare i tempi: serve la sostanza. E le tasse sono ancora troppo alte: chiediamo un piano di legislatura“. “GiĆ  in occasione della nostra assemblea pubblica dello scorso mese di giugno –Ā ha detto SangalliĀ –Ā Ā avevamo segnalato l’impatto durissimo della crisi energetica. CiĆ² che non ha fatto la pandemia al commercio ed ai servizi, rischiano ora di farlo costi energetici insopportabili”. Secondo il presidente di Confcommercio, “da qui al primo semestre del 2023, sono a rischio chiusura circa 120.000 imprese con una ricaduta sull’occupazione nell’ordine di 370.000 unitĆ . E la situazione, se non si trova urgentemente una soluzione soprattutto a livello europeo, potrebbe anche peggiorare nonostante ci sia una riduzione dei costi del gas all’orizzonte”. “Al governo italiano –Ā ha aggiunto SangalliĀ – chiediamoĀ di agire con la stessa rapiditĆ  con la quale si ĆØ formato per introdurre al piĆ¹ presto un tetto ai prezzi a livello europeo, rafforzare i crediti di imposta, prolungando anche la loro durata, prevedere una ulteriore rateizzazione delle bollette, sostenere la liquiditĆ  delle imprese.ā€

 

Le iniziative del sistema e le “voci” delle Federazioni

Tra le iniziative del sistema di Confcommercio ricordiamoĀ “Bollette in vetrina”, un’operazione di trasparenza a livello nazionale lanciata daĀ Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi,Ā per accendere i riflettori sulla drammatica situazioneĀ che stanno vivendo i lavoratori del settore.Ā  C’ĆØ poi da sottolineare ilĀ grido d’allarme e le principali richiesteĀ delle Federazioni aderenti a Confcommercio contro i rincari delle bollette di luce e gas.

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